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IDEA PROGETTUALE

PREMESSA

Un caso al giorno di bullismo e cyber bullismo è il dato segnalato dalla linea gratuita di Telefono Azzurro durante l’anno scolastico 2015/16. Un dato preoccupante, che rappresenta solo la punta dell’iceberg rispetto alla vastità del fenomeno.

Il bullismo si sviluppa e dilaga in un contesto sociale (una classe, un gruppo), è diretto ad un singolo o un gruppo in termini fisici o verbali con l’intento di insultare, danneggiare, denigrare, violare l‘identità e la privacy, escludere e perseguitare, umiliare. In più, con l’arrivo delle nuove tecnologie e internet le azioni moleste e diffamatorie sono perpetrate attraverso la posta elettronica, i siti web, i messaggi istantanei, i telefoni cellulari. È il cyber bullismo. La tipologia dei mezzi garantisce l’anonimato, che incentiva la ripetizione dell’atto compiuto e rassicura anche i ragazzi più timidi ad osare. L’azione oscena e discriminante sfugge al controllo e non avendo un immediato riscontro sociale, toglie dal senso responsabilità chi agisce.

Genitori ed insegnanti, che già sono impegnati ogni giorno nell’ardua funzione di educatori e formatori, spesso si trovano a scoprire che il bullo o la vittima sta proprio in casa, in classe, e che tutto è accaduto vicino a loro, ma senza accorgersene. Questo spaventa, colpevolizza e fa prendere provvedimenti immediati, dettati dall’ansia, dall’allarmismo di mettere le cose a posto, di rimediare.  A volte, però queste soluzioni arrivano quando ormai il bullo è forte nella sua veste da leader sicuro e la vittima ne ha già subite tante.

È necessario aiutare la vittima a sviluppare autostima, insegnargli a chiedere aiuto e raccontare ciò che sta accadendo o è accaduto; aiutare il bullo a orientare la sua aggressività verso forme di gratificazione diverse (sport, arti marziali, nuove strategie ecc.), dandogli l’occasione di scoprire un nuovo ruolo all’interno delle reti sociali, perché egli possa vedere un’altra immagine della propria persona e del proprio rapporto con gli altri.

 

OBIETTIVI E CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Il progetto “DENTRO E FUORI DAL BRANCO – azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo” mira a migliorare l’informazione e la formazione di educatori, insegnanti e genitori e alunni circa il tema del bullismo, creare una rete di comunicazione che rafforzi e faccia da cuscinetto per salvaguardare i diritti dei più deboli.  Denunciare è un passo difficile, fa paura, ma è fondamentale e indispensabile; l’intento è soprattutto di riuscire a prevenire atti discriminatori e crudeli, ogni ragazzo ha il diritto di vivere bene la sua età, di sentirsi al sicuro in famiglia, a scuola e nei centri di ritrovo, per crescere, esplorare e sperimentarsi.

Si vuole far passare il messaggio che è necessario saper riconoscere e comunicare emozioni, pensieri e fatti accaduti che preoccupano, saper chiedere aiuto e difendersi in modo adeguato, senza vendetta; saper sviluppare capacità di problem solving, accettare l’altro in quanto completamento e miglioramento di se stessi; comprendere che confrontarsi è indispensabile e utile, ma che è possibile farlo in modo adeguato e arricchente.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

 

Il progetto “DENTRO E FUORI DAL BRANCO" – azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo” prevede varie azioni di intervento, culminanti nella ideazione e realizzazione di una campagna di sensibilizzazione  che porterà alla produzione di elaborati e alla partecipazione ad un concorso interno per la produzione di un video gioco e di una app.

 

  1. Formazione di un team di lavoro formato da 6 alunni di secondo biennio dell’I.S. L.Lombardo Radice,   4 docenti (due per ciascuno degli istituti scolastici coinvolti), 6 genitori (tre per ciascuno degli istituti coinvolti), 4 rappresentanti del personale non docente (due per ciascuno degli istituti scolastici coinvolti), un rappresentate della cooperativa “diversamente”(psicologa).

 Il team costituirà la centrale operativa del progetto, e nell’ottica di garantire a ciascun membro gli strumenti operativi necessari, saranno avviate attività di formazione sulle tematiche relative al cyber bullismo.

 

  1. Per mezzo di un questionario online conoscitivo, da condurre a distanza e in anonimato si raccoglieranno i dati  utili a comprendere la percezione del cyberbullismo propria della popolazione studentesca, dei loro genitori, del corpo docente.

Il sondaggio riporterà il link al sito MIUR  www.generazioniconnesse.it che, essendo già il punto di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza in Rete e al rapporto tra i giovani e i nuovi media, rappresenterà anche il portale di riferimento per il presente progetto.

L’analisi dei dati raccolti mediante il questionario online formerà il punto di partenza per avviare le successive azioni di confronto tra pari e tra gli studenti e i diversi specialisti.

Gli incontri verteranno, di volta in volta, su una sfaccettatura diversa del problema del cyber bullismo, richiedendo la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.

Attraverso l’apertura, in entrambi gli istituti, di uno sportello d’ascolto psicologico, in collaborazione con gli esperti della cooperativa Diversamente,in continuità con l'offerta formativa che le scuole offrono e che darà supporto costante a genitori, alunni, docenti, personale non docente, si offrirà a tutta la popolazione scolastica uno spazio di ascolto e di confronto individuale e privato, in cui poter esprimere le proprie difficoltà emotive e relazionali. All’interno di una relazione d’aiuto, si potranno sostenere e implementare le strategie di risoluzione dei conflitti e di problem solving degli allievi, attuando di fatto un’azione di prevenzione di comportamenti a rischio, agiti o subiti. La popolazione scolastica adulta sarà sostenuta nella propria funzione educativa e formativa, con la finalità di potenziare la formazione di una comunità educante coesa e autorevole, che faccia da sostegno e protezione allo sviluppo psicoaffettivo degli allievi. In particolare presso l’I.C. Viale dei Consoli,16 saranno realizzati degli incontri con i gruppi classe della scuola secondaria di primo grado volti allo sviluppo delle competenze sociali e di cittadinanza al fine di rendere fluide le dinamiche relazionali e garantire un clima positivo e di benessere.

Tutte le attività formative offerte dalle scuole, quali laboratori teatrali,  musicali, artistici, di coding,  saranno proposte come strumento di sviluppo della personalità e promozione dell’autostima.

 

  1. In questa fase di costruzione della conoscenza si ricorrerà alle competenze specialistiche e settoriali proprie di chi opera:

  • nella polizia postale: come riconoscere le aggressioni e come intervenire;

  • nell’ambito della sicurezza informatica: come contrastare il fenomeno del bullismo di rete e favorire la navigazione sicura tra social e rete internet.

 

Gli incontri saranno inizialmente rivolti a 6 classi del primo biennio, in particolare tre prime e tre seconde, ai genitori e al personale docente e non docente. Successivamente, sotto la supervisione degli insegnanti, nelle 6 classi campione, gli alunni tutor , in qualità di mediatori,  avvieranno in modalità peer to peer un dibattito volto alla riflessione e al consolidamento delle conoscenze maturate finora, al fine di determinare i temi principali e le strategie comunicative migliori per poter strutturare una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutte le altre classi del biennio.

 

  1. Dopo la formazione sulle tecniche di comunicazione, tenuta da specialisti del settore, i ragazzi realizzeranno concretamente gli strumenti volti alla condivisione dell’esperienza fatta.  Gli elaborati, multimediali e non, saranno presentati in un workshop che coinvolgerà le altre classi del biennio e della scuola media.

 

  1. In tutte le classi di biennio verrà promosso il dibattito con la mediazione degli alunni tutor e la supervisione dei docenti,  l’utilizzo della piattaforma www.generazioneconnessa.it.

In questa fasi si strutturano i materiali per la campagna di sensibilizzazione che avverrà attraverso une evento  finale, aperto al territorio, per la presentazione dei materiali prodotti quali foto, poesie, racconti, cortometraggi, presentazioni multimediali o altro a seconda della sensibilità dei ragazzi.

 

  1. Nell’ultima fase verranno banditi due concorsi

Il aperto agli alunni della scuola secondaria, per la produzione di , attraverso che contenga delle liste di consigli utili per tutelarsi in caso di cyber bullismo. In particolare deve fornire strumenti di difesa contro furto di account, furto di identità virtuale e in caso di diffusione sul web o sui social media di contenuti multimediali che scherniscono la propria persona, mettendola in ridicolo o ritraendo scene che possono creare un danno psicologico alla vittima. Devono essere contenuti all’interno dell’app anche le autorità a cui rivolgersi e i numeri utili per contattarle.

Gli strumenti per la costruzione delle app verranno messi a disposizione dei ragazzi attraverso corsi dedicati e aperti agli alunni che vogliono partecipare al concorso.

Il aperto agli alunni della scuola secondarie di primo grado per la produzione di un sul tema della prevenzione delle forme di prevaricazione o di difesa da esse, con l’uso di .

Anche in questo caso gli strumenti informatici verranno forniti attraverso corsi aperti agli alunni che vogliono partecipare al concorso.

I vincitori ed i primi classificati riceveranno una targa ricordo ed ai loro prodotti si darà ampia diffusione, sia all’interno delle due scuole che nel territorio.

 

  1. Il team di esperti che avrà gestito tutte le azioni previste sarà attivo anche negli anni successivi promuovendo  azioni di informazione e prevenzione sul bullismo e il cyber bullismo, specie nelle classi prime.

 

AZIONI PREVISTE

  • Creazione di un team di esperti formato da tutti le componenti della scuola (alunni, docenti, personale non docente, genitori, enti esterni che lavorano nel campo della prevenzione);

  • Corsi di formazione per il team aperti a tutte le componenti;

  • Progettazione dal parte del team degli interventi nelle classi: tematiche da affrontare nelle classi, metodologie da adottare, strumenti da utilizzare, informazioni da dare;

  • Dibattito nelle classi mediato dagli alunni del team e con la supervisione di un docente del consiglio di classe che sarà stato preventivamente informato;

  • Raccolta da parte del team, in forma di elaborato scritto, delle principali tematiche emerse e successiva restituzione alle classi per la l’avvio della produzione di materiali necessari per la campagna di conoscenza e prevenzione del fenomeno del bullismo e del cyber bullismo;

  • Seminari aperti a tutte le componenti tenuti da psicologi, polizia postale, esperti in sicurezza informatica;

  • Due workshop, il primo aperto solo alle classi di primo biennio ed il secondo aperto al territorio;

  • Corsi di Scratch e App-Inventor;

  • Concorso interno per la strutturazione di una campagna di sensibilizzazione attraverso un videogioco ed una app per smartphone.

ullismo e cyber bullismo è il dato segnalato dalla linea gratuita di Telefono Azzurro durante l’anno scolastico 2015/16. Un dato preoccupante, che rappresenta solo la punta dell’iceberg rispetto alla vastità del fenomeno.

Il bullismo si sviluppa e dilaga in un contesto sociale (una classe, un gruppo), è diretto ad un singolo o un gruppo in termini fisici o verbali con l’intento di insultare, danneggiare, denigrare, violare l‘identità e la privacy, escludere e perseguitare, umiliare. In più, con l’arrivo delle nuove tecnologie e internet le azioni moleste e diffamatorie sono perpetrate attraverso la posta elettronica, i siti web, i messaggi istantanei, i telefoni cellulari. È il cyber bullismo. La tipologia dei mezzi garantisce l’anonimato, che incentiva la ripetizione dell’atto compiuto e rassicura anche i ragazzi più timidi ad osare. L’azione oscena e discriminante sfugge al controllo e non avendo un immediato riscontro sociale, toglie dal senso responsabilità chi agisce.

Genitori ed insegnanti, che già sono impegnati ogni giorno nell’ardua funzione di educatori e formatori, spesso si trovano a scoprire che il bullo o la vittima sta proprio in casa, in classe, e che tutto è accaduto vicino a loro, ma senza accorgersene. Questo spaventa, colpevolizza e fa prendere provvedimenti immediati, dettati dall’ansia, dall’allarmismo di mettere le cose a posto, di rimediare.  A volte, però queste soluzioni arrivano quando ormai il bullo è forte nella sua veste da leader sicuro e la vittima ne ha già subite tante.

È necessario aiutare la vittima a sviluppare autostima, insegnargli a chiedere aiuto e raccontare ciò che sta accadendo o è accaduto; aiutare il bullo a orientare la sua aggressività verso forme di gratificazione diverse (sport, arti marziali, nuove strategie ecc.), dandogli l’occasione di scoprire un nuovo ruolo all’interno delle reti sociali, perché egli possa vedere un’altra immagine della propria persona e del proprio rapporto con gli altri.

 

OBIETTIVI E CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Il progetto “DENTRO E FUORI DAL BRANCO – azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo” mira a migliorare l’informazione e la formazione di educatori, insegnanti e genitori e alunni circa il tema del bullismo, creare una rete di comunicazione che rafforzi e faccia da cuscinetto per salvaguardare i diritti dei più deboli.  Denunciare è un passo difficile, fa paura, ma è fondamentale e indispensabile; l’intento è soprattutto di riuscire a prevenire atti discriminatori e crudeli, ogni ragazzo ha il diritto di vivere bene la sua età, di sentirsi al sicuro in famiglia, a scuola e nei centri di ritrovo, per crescere, esplorare e sperimentarsi.

Si vuole far passare il messaggio che è necessario saper riconoscere e comunicare emozioni, pensieri e fatti accaduti che preoccupano, saper chiedere aiuto e difendersi in modo adeguato, senza vendetta; saper sviluppare capacità di problem solving, accettare l’altro in quanto completamento e miglioramento di se stessi; comprendere che confrontarsi è indispensabile e utile, ma che è possibile farlo in modo adeguato e arricchente.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

 

Il progetto “DENTRO E FUORI DAL BRANCO" – azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo” prevede varie azioni di intervento, culminanti nella ideazione e realizzazione di una campagna di sensibilizzazione  che porterà alla produzione di elaborati e alla partecipazione ad un concorso interno per la produzione di un video gioco e di una app.

 

  1. Formazione di un team di lavoro formato da 6 alunni di secondo biennio dell’I.S. L.Lombardo Radice,   4 docenti (due per ciascuno degli istituti scolastici coinvolti), 6 genitori (tre per ciascuno degli istituti coinvolti), 4 rappresentanti del personale non docente (due per ciascuno degli istituti scolastici coinvolti), un rappresentate della cooperativa “diversamente”(psicologa).  Il team costituirà la centrale operativa del progetto, e nell’ottica di garantire a ciascun membro gli strumenti operativi necessari, saranno avviate attività di formazione sulle tematiche relative al cyber bullismo.

 

  1. Per mezzo di un questionario online conoscitivo, da condurre a distanza e in anonimato si raccoglieranno i dati  utili a comprendere la percezione del cyberbullismo propria della popolazione studentesca, dei loro genitori, del corpo docente. Il sondaggio riporterà il link al sito MIUR  www.generazioniconnesse.it che, essendo già il punto di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza in Rete e al rapporto tra i giovani e i nuovi media, rappresenterà anche il portale di riferimento per il presente progetto.

 

L’analisi dei dati raccolti mediante il questionario online formerà il punto di partenza per avviare le successive azioni di confronto tra pari e tra gli studenti e i diversi specialisti.

Gli incontri verteranno, di volta in volta, su una sfaccettatura diversa del problema del cyber bullismo, richiedendo la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.

Attraverso l’apertura, in entrambi gli istituti, di uno sportello d’ascolto psicologico, in collaborazione con gli esperti della cooperativa Diversamente,in continuità con l'offerta formativa che le scuole offrono e che darà supporto costante a genitori, alunni, docenti, personale non docente, si offrirà a tutta la popolazione scolastica uno spazio di ascolto e di confronto individuale e privato, in cui poter esprimere le proprie difficoltà emotive e relazionali. All’interno di una relazione d’aiuto, si potranno sostenere e implementare le strategie di risoluzione dei conflitti e di problem solving degli allievi, attuando di fatto un’azione di prevenzione di comportamenti a rischio, agiti o subiti. La popolazione scolastica adulta sarà sostenuta nella propria funzione educativa e formativa, con la finalità di potenziare la formazione di una comunità educante coesa e autorevole, che faccia da sostegno e protezione allo sviluppo psicoaffettivo degli allievi. In particolare presso l’I.C. Viale dei Consoli,16 saranno realizzati degli incontri con i gruppi classe della scuola secondaria di primo grado volti allo sviluppo delle competenze sociali e di cittadinanza al fine di rendere fluide le dinamiche relazionali e garantire un clima positivo e di benessere.

Tutte le attività formative offerte dalle scuole, quali laboratori teatrali,  musicali, artistici, di coding,  saranno proposte come strumento di sviluppo della personalità e promozione dell’autostima.

 

  1. In questa fase di costruzione della conoscenza si ricorrerà alle competenze specialistiche e settoriali proprie di chi opera:

  • nella polizia postale: come riconoscere le aggressioni e come intervenire;

  • nell’ambito della sicurezza informatica: come contrastare il fenomeno del bullismo di rete e favorire la navigazione sicura tra social e rete internet.

 

Gli incontri saranno inizialmente rivolti a 6 classi del primo biennio, in particolare tre prime e tre seconde, ai genitori e al personale docente e non docente. Successivamente, sotto la supervisione degli insegnanti, nelle 6 classi campione, gli alunni tutor , in qualità di mediatori,  avvieranno in modalità peer to peer un dibattito volto alla riflessione e al consolidamento delle conoscenze maturate finora, al fine di determinare i temi principali e le strategie comunicative migliori per poter strutturare una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutte le altre classi del biennio.

 

  1. Dopo la formazione sulle tecniche di comunicazione, tenuta da specialisti del settore, i ragazzi realizzeranno concretamente gli strumenti volti alla condivisione dell’esperienza fatta.  Gli elaborati, multimediali e non, saranno presentati in un workshop che coinvolgerà le altre classi del biennio e della scuola media.

 

  1. In tutte le classi di biennio verrà promosso il dibattito con la mediazione degli alunni tutor e la supervisione dei docenti,  l’utilizzo della piattaforma www.generazioneconnessa.it.

In questa fasi si strutturano i materiali per la campagna di sensibilizzazione che avverrà attraverso une evento  finale, aperto al territorio, per la presentazione dei materiali prodotti quali foto, poesie, racconti, cortometraggi, presentazioni multimediali o altro a seconda della sensibilità dei ragazzi.

​​

  1. Il team di esperti che avrà gestito tutte le azioni previste sarà attivo anche negli anni successivi promuovendo  azioni di informazione e prevenzione sul bullismo e il cyber bullismo, specie nelle classi prime.

 

AZIONI PREVISTE

  • Creazione di un team di esperti formato da tutti le componenti della scuola (alunni, docenti, personale non docente, genitori, enti esterni che lavorano nel campo della prevenzione);

  • Corsi di formazione per il team aperti a tutte le componenti;

  • Progettazione dal parte del team degli interventi nelle classi: tematiche da affrontare nelle classi, metodologie da adottare, strumenti da utilizzare, informazioni da dare;

  • Dibattito nelle classi mediato dagli alunni del team e con la supervisione di un docente del consiglio di classe che sarà stato preventivamente informato;

  • Raccolta da parte del team, in forma di elaborato scritto, delle principali tematiche emerse e successiva restituzione alle classi per la l’avvio della produzione di materiali necessari per la campagna di conoscenza e prevenzione del fenomeno del bullismo e del cyber bullismo;

  • Seminari aperti a tutte le componenti tenuti da psicologi, polizia postale, esperti in sicurezza informatica;

  • Due workshop, il primo aperto solo alle classi di primo biennio ed il secondo aperto al territorio;

  • Corsi di Scratch e App-Inventor;

  • Concorso interno per la strutturazione di una campagna di sensibilizzazione attraverso un videogioco ed una app per smartphone.

 

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